MORFOLOGIA GENERALE
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La morfologia dell’Italia post-apocalittica riflette due secoli di abbandono, radiazioni e cambiamenti climatici estremi. Il profilo costiero, una volta familiare, è ora irriconoscibile in molti punti, con intere città costiere sommerse e nuove penisole emerse dai movimenti tettonici scatenati dalle esplosioni nucleari.
Innalzamento del livello dei mari
Tra i cambiamenti più significativi vi è l’innalzamento del livello dei mari, che ha trasformato radicalmente le coste italiane:
- Il livello medio è salito di circa 7,5 metri rispetto ai livelli prebellici
- Le pianure costiere della Versilia, del Lazio e della Puglia sono in gran parte sommerse
- Venezia è stata completamente sommersa, ma poi parzialmente ricostruita su palafitte più alte, diventando la Repubblica Serenissima
- La Pianura Padana orientale è stata invasa dalle acque dell’Adriatico, creando un grande sistema di lagune interne
- Alcune isole minori sono completamente scomparse, mentre altre si sono frammentate in arcipelaghi
Modifiche tettoniche e orografiche
Le esplosioni nucleari e i conseguenti terremoti hanno modificato l’assetto geologico della penisola:
- L’area di Roma presenta un vasto cratere radioattivo di circa 30 km di diametro, la Zona Morta di Roma
- Gli Appennini hanno subito numerose frane e smottamenti, alterando i passi montani tradizionali
- Nuovi rilievi sono emersi in seguito a sollevamenti tettonici, specialmente in Sicilia e Calabria
- Le Alpi presentano numerosi valichi crollati e valli isolate a causa delle esplosioni strategiche
- Molti vulcani hanno aumentato la loro attività, con nuove bocche eruttive nel Lazio e in Campania
Nuova idrografia
I sistemi fluviali italiani sono stati profondamente alterati dagli sconvolgimenti geologici:
- Il Po ha cambiato più volte il suo corso, creando un delta interno nella Pianura Padana
- Il Tevere è in gran parte prosciugato a seguito dell’evento nucleare che ha colpito Roma
- Numerosi nuovi laghi craterici sono apparsi lungo gli Appennini
- Fiumi come l’Arno e l’Adige hanno formato nuovi percorsi, spesso creando zone paludose nell’entroterra
- Il sistema dei Navigli nel Nord Italia si è espanso spontaneamente, formando la rete idrica più estesa della penisola
Impatti delle radiazioni sulla morfologia
Le radiazioni hanno avuto effetti duraturi sulle caratteristiche fisiche del territorio:
- Zone di Vetrificazione: Aree dove il calore delle esplosioni ha fuso il terreno in superfici vetrose, particolarmente estese intorno a Milano e Roma
- Crateri Luminosi: Depressioni dove le radiazioni hanno causato fenomeni di bioluminescenza nel terreno e nella vegetazione
- Linee di Frattura: Crepe profonde nel terreno che emettono vapori radioattivi, comuni negli Appennini centrali
- Campi di Anomalia: Aree dove le leggi della fisica sembrano essere alterate, con fenomeni di gravità irregolare o distorsioni temporali
Erosione e riforestazione
In assenza di manutenzione umana, i processi naturali hanno rapidamente alterato il paesaggio:
- Le infrastrutture stradali sono quasi completamente scomparse, sostituite da sentieri naturali
- Molte città minori sono state completamente riassorbite dalla vegetazione
- Foreste di nuova crescita coprono vaste aree precedentemente urbanizzate o coltivate
- L’erosione ha modificato drasticamente le coste, creando nuove scogliere e baie
Le principali anomalie morfologiche
Nel territorio italiano sono presenti diverse anomalie uniche, oggetto di studio e venerazione:
- La Grande Frattura: Una spaccatura che attraversa l’Italia centrale dal Tirreno all’Adriatico, emersa dopo i bombardamenti di Roma
- Il Mare Interno Lombardo: Un vasto bacino di acque basse formatosi nella depressione della Pianura Padana occidentale
- Le Colonne di Calabria: Formazioni rocciose cilindriche alte centinaia di metri, emerse dopo un terremoto del 2120
- La Spirale Siciliana: Una formazione di colline concentriche intorno all’Etna, createsi dopo una serie di eruzioni anomale
- I Pilastri Alpini: Strutture naturali a forma di torre che segnano i principali valichi alpini, di origine inspiegabile
Accessibilità e percorribilità
La nuova morfologia ha profondamente influenzato i percorsi e le comunicazioni tra le diverse aree:
- Le antiche autostrade sono quasi completamente deteriorate, sostituite da vie naturali che seguono il terreno
- I valichi alpini tradizionali sono in gran parte crollati o inaccessibili
- Nuove rotte fluviali costituiscono le principali vie di comunicazione nel Nord Italia
- Le coste sono diventate più frastagliate e pericolose, rendendo la navigazione marittima più complessa
- Le zone montane sono spesso isolate per mesi durante l’inverno a causa di nevicate più intense
Microclimi regionali
La nuova morfologia ha generato microclimi estremamente diversificati anche in aree geograficamente vicine:
- Oasi Temperate: Valli protette con clima insolitamente mite, spesso divenute centri di insediamento
- Zone di Tempesta Permanente: Aree dove fenomeni atmosferici violenti persistono tutto l’anno
- Corridoi di Vento: Passaggi tra le montagne dove correnti d’aria costanti permettono sistemi di trasporto a vela terrestre
- Conche di Gelo: Depressioni dove l’aria fredda rimane intrappolata, creando zone perennemente ghiacciate anche a basse altitudini
Tendenze recenti (2277-2293)
Negli ultimi sedici anni si sono osservati alcuni cambiamenti significativi:
- Un lieve abbassamento del livello del mare ha riportato all’emersione alcune aree costiere
- L’attività sismica è generalmente diminuita, specialmente nell’area appenninica
- Alcune zone radioattive hanno mostrato segni di graduale bonifica naturale
- I fiumi hanno iniziato a stabilizzare i loro corsi dopo secoli di cambiamenti frequenti
- Nuovi passi montani si sono formati a seguito di frane e assestamenti naturali