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REGIONI DEL CENTRO

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Il cuore devastato d’Italia

Il Centro Italia rappresenta l’area più profondamente trasformata dal Grande Conflitto, con il vasto cratere di Roma al centro di una regione segnata da contrasti estremi: zone mortalmente radioattive si alternano a territori sorprendentemente intatti, creando un mosaico geografico complesso e pericoloso. Nonostante la devastazione, è qui che si è sviluppato lo Stato Pontificio, la più estesa e organizzata delle fazioni italiane post-apocalittiche.

La Zona Morta di Roma

Il cuore geografico e simbolico del Centro Italia è il vasto cratere che ha sostituito l’antica capitale:

La Zona Morta è considerata sacra dallo Stato Pontificio, che ne proibisce l’accesso a chiunque non sia autorizzato. Solo i Custodi del Tempo esplorano regolarmente i margini esterni, alla ricerca di tecnologie e conoscenze prebellica.

La Grande Frattura

Un’imponente spaccatura geologica che attraversa l’Italia centrale:

La Grande Frattura costituisce una barriera naturale che divide il Centro Italia in due sezioni distinte, con pochi punti di attraversamento controllati principalmente dallo Stato Pontificio.

Le Terre Alte dell’Appennino

La catena appenninica ha subito trasformazioni meno drastiche rispetto ad altre aree:

Gli Appennini rappresentano la spina dorsale del Centro Italia e ospitano le comunità più isolate e tradizionaliste, alcune delle quali discendono direttamente dai sopravvissuti rifugiatisi in montagna dopo la Grande Guerra.

Le Foreste Mutate

Vaste aree del Centro Italia sono ora coperte da foreste con caratteristiche uniche:

Queste foreste sono considerate sacre da molte comunità locali e vengono sfruttate con parsimonia per legname, erbe medicinali e caccia.

La Costa Tirrenica Sommersa

Il litorale occidentale del Centro Italia è stato profondamente trasformato dall’innalzamento dei mari:

La costa tirrenica è ora caratterizzata da profonde insenature, lagune e promontori frastagliati, ed è pattugliata da piccole comunità di navigatori e pescatori, spesso indipendenti dal controllo dello Stato Pontificio.

La Costa Adriatica Frammentata

Il versante adriatico ha subito trasformazioni simili, ma con alcune peculiarità:

La costa adriatica centrale è meno popolata rispetto a quella tirrenica, ma ospita comunità di pescatori specializzati nella cattura delle nuove specie marine mutate.

I Laghi Sacri

I laghi dell’Italia centrale hanno acquisito un’importanza particolare nel nuovo equilibrio ecologico:

Molti di questi laghi sono considerati sacri dallo Stato Pontificio e sono meta di pellegrinaggi rituali. Le loro acque sono ritenute dotate di proprietà miracolose o curative.

Anomalie geografiche del Centro

Il Centro Italia presenta numerose formazioni geografiche uniche:

Queste anomalie sono spesso associate a fenomeni inspiegabili e sono considerate manifestazioni divine dai credenti dello Stato Pontificio, mentre i Custodi del Tempo le studiano come effetti delle tecnologie prebellica.

Parthenope Vaticana e l’area circostante

La capitale dello Stato Pontificio e la regione immediatamente circostante:

Quest’area rappresenta il territorio più densamente popolato e sicuro del Centro Italia, con un sistema di irrigazione avanzato e difese ben organizzate.

Clima e stagionalità

Il clima del Centro Italia si è stabilizzato in un regime con caratteristiche peculiari:

I cicli stagionali influenzano profondamente la vita nella regione, determinando i periodi di semina, raccolta e le migrazioni delle creature mutate.

Risorse naturali

Nonostante la devastazione, il Centro Italia rimane ricco di alcune risorse fondamentali:

La distribuzione di queste risorse ha influenzato lo sviluppo degli insediamenti e le strategie di espansione dello Stato Pontificio.

Evoluzione recente (2277-2293)

Negli ultimi sedici anni, il Centro Italia ha visto alcuni cambiamenti significativi:

Questi sviluppi hanno rafforzato la posizione del Centro Italia come fulcro spirituale e culturale del wasteland italiano.


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